Oggi io sono importante
Anche se mi spari, tanti e tante
Stanno dalla mia parte
Sfiliamo in piazza, ben strette
Milioni di baionette»
Rispose alla matita il fucile
«Tu sei un’arma geniale
Ma l’uomo è uno strano animale
Che dimentica in fretta
Per un buon industriale
Rendon più i carri armati
Che i lapis colorati
Vediamo chi tra noi
Lasciò il segno più profondo
Se il tuo durerà un solo giorno
Domani sarò di nuovo io
A disegnare il mondo»
Sorrise la matita
«Forse son sfavorita
Ma ancora non è finita.
Per quarant’anni mi sono annoiato. Per quarant’anni ho guardato la vita come quel poverello che col naso appiccicato alla vetrina di una pasticceria guarda gli altri mangiare i dolci .